Il tempo delle cose

Il tempo delle cose
I rifiuti di un “villaggio medievale” erano pochi e poco duraturi. 
Gli oggetti erano costruiti soprattutto da materiali naturali che consentivano agli abitanti del  villaggio di gettarli via in modo indifferenziato e incontrollato. A smaltirli ci avrebbero pensato i batteri decompositori abituati a questi materiali.
I rifiuti degli abitanti di un “villaggio moderno” sono molto diversi per quantità e qualità. 
Non solo sono aumentati il numero degli abitanti e il numero degli oggetti ma anche la quantità dei rifiuti prodotta. 
Le tecnologie moderne hanno permesso di avere oggetti di materiali nuovi, con costi contenuti, molto più leggeri e pratici, igienici e sicuri. 
Questi materiali sono comparsi da troppo poco tempo sul nostro pianeta perché si ciano evoluti organismi decompositori capaci di riciclarli. 
Il lusso, degli abitanti del “villaggio medievale”, di abbandonare i loro rifiuti non possiamo più permettercelo: la maggior quantità e qualità dei rifiuti ci ha portato a prendere coscienza che, cosi come abbiamo cambiato i nostri oggetti, dobbiamo anche cambiare modo di smaltirli. 
Ecco alcuni esempi che indicano quanto tempo occorre per la decomposizione di materiali molto comuni di uso quotidiano. 
Vediamo che il materiale più difficile da smaltire è il vetro, che impiega addirittura fino a 4000 anni, e la plastica, fino a 1000 anni, mentre i rifiuti organici sono quelli più facilmente decomponibili, impiegano infatti da pochi giorni a poche settimane.

Aggiornato: 07/05/2008 08:21:33
Data Pubblicazione: