Sharing mobility in Italia, volano bici e monopattini. In calo il carsharing

Oltre i 50 milioni i noleggi nel 2024, ma se ne prevedono 60 milioni nel 2025. Gli operatori scesi del 24% in tre anni. Vola il bikesharing, +26% dal 2022. Il 95% della flotta a zero emissioni. Solo in 5 città tutti i servizi di sharing: Milano, Roma, Firenze, Bergamo e Torino. Cancellate 16 città dalla mappa della mobilità condivisa.

La sharing mobility in Italia non è un fenomeno passeggero. Anzi è diventata un’abitudine consolidata. Sono circa 13 milioni gli italiani che hanno accesso alla mobilità condivisa, principalmente concentrata nelle grandi città, seppur in calo del 7% rispetto al 2022. I mezzi più usati sono quelli della micromobilità: monopattini e bici elettriche. In crisi il settore del carsharing che aveva dato avvia al fenomeno. Ma se lo sharing cresce, non senza difficoltà, la mobilità “insostenibile” non è affatto diminuita, perché gli italiani amano molto l’auto di proprietà: 700 italiani su 1.000 ne possiedono almeno una.

In Campidoglio, a Roma, sono stati diffusi numeri e tendenze della sharing mobility del 9° Rapporto nazionale sulla sharing mobility in Italia, curato dall’Osservatorio Nazionale della Sharing Mobility, che da dieci anni analizza un settore molto dinamico. Il primo dato da sottolineare è che agli italiani piace il noleggio: nel 2024 sono stati oltre 50 milioni i noleggi e si prevede che alla fine dell’anno in corso arrivino a 60 milioni. Dei noleggi, il 95% della flotta è a zero emissioni, ma per contro, diminuisce l’offerta di veicoli, servizi e operatori. Articolo completo

Fonte: www.rinnovabili.it

Aggiornato: 15/10/2025 17:32:04
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